RECENSIONE:
DI CHI È LA TERRA di Daniela Giordano
SELEZIONE UFFICIALE FESTIVAL TULIPANI DI SETA NERA 2020
Blog 05 Agosto 2020 Visite: 785 Rating: ( 1 Rating )
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www.tulipanidisetanera
L’acqua che scorre nelle tubature diventa il filo conduttore che lega le storie di due famiglie. Le rispettive condizioni di vita sono agli antipodi, metafora del mondo bipolare in cui viviamo: da una parte “mondo di sopra” che può permettersi di scegliere un approccio ecologico, sostenibile e plastic free, ma allo stesso tempo anche di sprecare l’acqua e toglierla a chi ne avrebbe più bisogno. Dall’altro lato il “mondo di sotto”, dove le persone percorrono chilometri ogni giorno, sperando di trovare dell’acqua per sopravvivere.
Se molti non riescono a sostentarsi, altri possono decidere di limitare i propri consumi. Una scelta, come mostra il cortometraggio, molto elitaria e non sempre così etica e sostenibile come sembra.
Il tema del cortometraggio è di grandissima attualità e soprattutto viene affrontato con grande originalità, spingendo la sensibilità dello spettatore a una riflessione molto profonda. La società contemporanea vive infatti il paradosso dello sviluppo: da un lato assunto come indicatore di progresso sociale e dall’altro come portatore di condizioni ambientali negative. L’unico modo per uscirne è risaldare le fratture, spingendo per politiche ambientali che siano contemporaneamente politiche di sviluppo, di innovazione tecnologica, sociali ed energetiche. Politiche che siano realmente eque, partecipate. L’originale cortometraggio ci ricorda l’urgenza di un ripensamento da parte di tutta la società moderna su se stessa. Riflessione che porti ad un nuovo paradigma di pensiero e comportamento che permetta di giungere ad una nuova ridefinizione del rapporto tra uomo e ambiente.